La manutenzione igienica degli impianti

Negli ultimi decenni misurare e monitorare la qualità dell’aria che respiriamo è diventato un problema di fondamentale importanza.
A causa di un sempre più crescente inquinamento ambientale ci è resi conto che l’aria tramite il particolato è diventata veicolo di trasporto di numerosi agenti inquinanti (virus, batteri, spore, sostanze chimiche).

Tutte queste entità biologiche o chimiche possono essere fonte di malattie più o meno gravi e possono provocare nell’uomo una serie di problemi debilitanti per la salute. Queste sostanze infatti entrano in contatto con il nostro corpo attraverso i polmoni generando infezioni e patologie come ad esempio nel recentissimo caso del virus Covid-19 che si veicola soprattutto per via respiratoria. In questo quadro tutti gli impianti di climatizzazione, di aerazione e fan-coil hanno particolare importanza; questi infatti veicolando l’aria possono addirittura amplificare ulteriormente il problema diffondendo più rapidamente nell’ambiente indoor tutti questi agenti inquinanti.

Questi tipi di impianti creano un ambiente favorevole alla proliferazione di batteri, allergeni e muffe, in particolare sui filtri, sulle batterie, sulle ventole interne e sulle vaschette di raccolta condensa, i quali se non adeguatamente puliti e sanificati rilasciano nei luoghi di vita e lavorativi microorganismi patogeni che possono compromettere la qualità dell’aria che respiriamo.

Molti pensano che sia sufficiente pulire o sostituire i filtri, ignorando ciò che si nasconde realmente all’interno di questi apparecchi.
Ecco alcuni esempi di quanto troviamo all’interno di ventole e raccolta di condensa.